L’EPO ha pubblicato il report statistico annuale riferito al 2020. Le innovazioni nell’ambito della sanità sono state predominanti: l’ambito delle tecnologie medicali ha visto il maggior numero di depositi in termini assoluti (quasi 14.300 domande), mentre le tecnologie farmaceutiche e quelle delle biotecnologie hanno visto la maggiore crescita percentuale rispetto all’anno precedente, rispettivamente +10,2% e +6,3%. L’ambito dei trasporti vede una flessione di circa il 5,5%.

A dispetto della pandemia il numero di depositi nel 2020 è stato sostanzialmente costante, segnando un -0,7%, per un totale di 180.250 domande.

In termini di provenienza geografica, i primi cinque paesi risultano Stati Uniti (44.293 domande), Germania (25.954), Giappone (21.841), Cina (13.432) e Francia (10.554), ma è osservando le percentuali di crescita (o decrescita) rispetto al 2019 che si hanno le maggiori sorprese: la Cina segna un +9,9%, seguita dalla Repubblica della Korea (+9,2%), gli US perdono il 4,1%, la Germania perde il 3,0%, mentre l’Italia segna un +2,9% con 4.600 domande di brevetto e collocandosi al 10° posto nella classifica dei paesi che hanno depositato più domande all’EPO nel 2020.

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